Nei prodotti eno-gastronomici l’Italia sembra non avere rivali. Ancora un successo per la nostra penisola che nei primi sette mesi del 2021 ha segnato un +15% di esportazioni nel settore vinicolo. A luglio, complice forse la duplice vittoria, agli Europei di calcio e all’Eurovision song contest, i guadagni nelle esportazioni hanno toccato quota 4 miliardi di euro ed entro la fine del 2021 si prevede un introito complessivo di settore di 7 miliardi di euro.
A trainare il mercato delle esportazioni sono i vini DOP con un +17%, seguiti dai vini fermi +15% e dagli spumanti +27%. A crescere non sono state solamente le esportazioni ma anche il valore percepito del prodotto che ne ha determinato un aumento di prezzo considerevole. Se 25 anni fa il valore medio dell’export del vino italiano era di 1,3€ al litro, quest’anno si sono raggiunti mediamente i 3€ al litro con un incremento pari al 129%.
Questo aumento del prezzo va ad assottigliare sempre più il distacco con i competitor francesi che hanno invece subito un deprezzamento pari al 17% scendendo da 5€ al litro (2007) a 4,2€ al litro (2021).
Un dato interessante, riguardante questa prima metà del 2021, ha evidenziato come ci sia stata una maggiore richiesta di export di vino italiano fuori dall’Unione Europea. Tra i principali mercati di sbocco extra-europei emergono Stati Uniti, Canada, Cina e Russia.
All’interno degli Stati Europei crescono le esportazioni in Svizzera, Paesi Bassi, Belgio e nella stessa Francia, dove l’ingresso dei vini italiani è stato favorito da un calo nella produzione.
Ottimi i dati di crescita anche in Paesi quali Australia, Vietnam, Brasile ed Emirati Arabi.
Quelli che abbiamo riportato sono numeri sicuramente molti importanti per tutti gli addetti del settore, non solo perché aprono nuove prospettive di esportazione sia in termine di volume che di nuovi produttori, ma anche perché sottolineano la crescita di valore del prodotto che ne determina un importante aumento di prezzo e di reputazione.
Cosa si prevede per il 2022?
Nonostante la produzione di vino nel 2021, secondo i dati Ismea, abbia registrato un calo del 9% passando dai 49 milioni di ettolitri (2020) a 44,5 milioni di ettolitri (2021), l’Italia si configura come il primo paese produttore in Europa, seguito dalla Spagna con 40 milioni di ettolitri e dalla Francia, che ha subito il colpo di una pessima annata a causa del clima. Si preannuncia quindi un 2022 positivo per i produttori italiani.